‘Il mestiere della sinistra’: Fassina presenta il suo libro

Francesca De Simone

Un libro che si trasforma in promemoria: Stefano Fassina lo ha intitolato “Il mestiere della sinistra nel ritorno della politica”. Già viceministro all’Economia e alle finanze, il politico ed economista ricorda alla sinistra quali sono gli interessi sociali da rappresentare e gli impegni imprescindibili da assolvere per fare il suo mestiere, nel quadro di un atlantismo adulto e un europeismo consapevole. Il volume è stato presentato a Salerno, nel corso dell’appuntamento del centro Deep, all’Imagine’s Book, a cui hanno preso parte, tra gli altri anche l’ex presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico e l’ex parlamentare e presidente dell’associazione Cittadino Sudd, Federico Conte. Nel suo lavoro, Fassina propone anche una lista essenziale di autori da studiare per darsi basi intellettuali solide e affrontare la questione cruciale di fronte a noi: la riconquista del primato della Politica sull’Economia. È la condizione necessaria per “fare” la pace e per introdurre vincoli identitari, sociali e ambientali ai movimenti di capitali, merci, servizi e persone. “Bisogna ripartire dalle condizioni materiali di vita delle persone – ha detto Fassina – perché è sottovalutata la sofferenza sociale nel mondo del lavoro, a tutti i livelli”. Federico Conte definisce il libro di Fassina “una discussione sull’attualità molto bella e appassionata in cui si parla di sinistra con grande idealità, della sinistra che vive dentro di lui, nel suo ricordo, nella sua formazione, nella sua proposta”. «Ma, ahimé – aggiunge-, non è più la sinistra che vive fuori di lui». Guardando alle ultime vicende in casa del Pd e dei possibili riflessi su gli equilibri politici in Campania con l’elezione di Schlein, l’ex parlamentare e presidente dell’associazione Cittadino Sudd ha affermato che con le primarie, solitamente il Pd ha sempre cambiato il segretario per non cambiare il partito. “Questa – ha detto – è la prima volta che mi pare che il voto sia per cambiare il segretario, affinché cambi il partito. Qui, si vedrà se Schlein ha la forza, la capacità di scegliere un gruppo dirigente centrale e periferico, quindi anche in Campania, nuovo e diverso. Con nuovo e diverso intendo con un’idea, una proposta nuova e diversa».

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