Inizia ad entrare nel vivo il progetto di restauro dell’Acquedotto Medievale di via Arce

Acquedotto Medievale, a via Arce parte il secondo step per il restauro degli archi

Installata l’impalcatura che imbriglia parte degli archi, si parte con la seconda fase dell’intervento
Francesca De Simone

Completata del tutto l'installazione del ponteggio, è partita la fase due del progetto di riqualificazione dell'Acquedotto Medievale di via Arce. Si entra ora nel vivo del restauro conservativo a cui stanno lavorando l'amministrazione comunale, la Soprintendenza Abap e l'Università degli Studi di Salerno. Grazie all'impalcatura montata, che fascia completamente gli archi, sarà possibile partire con i lavori. Inizialmente la priorità sarà quella di mettere in sicurezza la struttura, in secondo luogo si passerà alla fase di pulitura e restauro.

Sarà necessario, durante questa seconda fase, intervenire sulla vegetazione che ha provocato lo stato di degrado in cui riversa oggi l'Acquedotto Medievale e procedere di pari passo anche con un risanamento conservativo. L'intervento è quantomai opportuno non solo per recuperare la bellezza di un bene culturale che racchiude un pezzo di storia di Salerno, ma anche per garantire la sicurezza dei cittadini, dal momento che il ponte è situato in una zona di passaggio importante del centro.

Chiaramente l'operazione ha dei costi elevati e fino ad ora è stato possibile procedere anche grazie alla raccolta fondi attiva su ArtBonus, su idea dell'ex consigliera Sara Petrone. Il progetto, però, va portato a termine per restituire dignità e bellezza ad un monumento iconico che racconta la grande abilità della Salerno medievale ed a cui sono legate anche antiche leggende sulla nascita della Scuola Medica Salernitana. In buona sostanza, è un bene storico che va tutelato e valorizzato.

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