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Tu sei qui: CronacaBlitz contro “Basta Dittatura”, coinvolta anche una salernitana
Scritto da (Francesca De Simone), martedì 16 novembre 2021 12:28:46
Ultimo aggiornamento martedì 16 novembre 2021 12:28:46
C'è anche una salernitana tra gli indagati dell'inchiesta partita dalla procura di Torino sui No Vax del gruppo Telegram Basta Dittatura: gli uomini della Digos e della polizia postale nella sua abitazione hanno sequestrato pc e alcuni dispositivi elettronici. La donna è indagata assieme ad altre diciassette persone in tutta Italia. Un commerciante di Palermo, durante la perquisizione, è stato trovato addirittura in possesso di un quantitativo di acido che, secondo quanto scritto sul gruppo Telegram, doveva essere utilizzato durante una delle tante proteste no pass. Un altro componente del gruppo è stato trovato in possesso di un passaporto nazifascista. Il canale Telegram Basta Dittatura è stato sequestrato a fine settembre su disposizione della Procura di Torino.
Era diventato il mezzo su cui i gruppi No Vax di tutta Italia organizzavano proteste e si scambiavano informazioni, ma anche la chat in cui erano circolati insulti e minacce nei confronti di Pm, virologi e politici, tra cui il premier Mario Draghi. La procura di Torino aveva chiesto il sequestro ed era riuscita ad ottenere la chiusura del canale Telegram Basta Dittatura finito più volte sul tavolo dei magistrati torinesi per gli insulti ai magistrati che indagano sulla galassia No Vax, e che avevano istigato, tra le altre cose, a bombardare di mail proprio la pm che si occupa dell'inchiesta e che aveva chiesto di oscurare il canale. Da qui sono partite le indagini che non si sono fermate per settimane. Sedici sono le città coinvolte. Dopo qualche tempo, però, il gruppo si è riorganizzato su un'altra piattaforma, con nuove conversazioni cariche di odio e istigazioni a delinquere. Su questa nuova chat anche i messaggi di reazione al blitz della polizia di Torino con minacce agli inquirenti.
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