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Tu sei qui: CronacaCarceri, perquisizioni in cella: sequestrati 23 cellulari a Salerno
Scritto da (admin), sabato 27 giugno 2020 16:35:50
Ultimo aggiornamento sabato 27 giugno 2020 16:38:38
23 cellulari di cui 12 smartphone, nonche’ 50 oggetti rudimentali non consentiti atti ad offendere, sono stati trovati nel carcere di Salerno nel corso di una perquisizione straordinaria coordinata dal dirigente aggiunto Pasquale Colucci, cui hanno partecipato il personale di polizia penitenziaria dei nuclei provinciali della Campania nonche’ gli agenti dell’Ufficio regionale della sicurezza e traduzione e varchi del tribunale di Napoli. Ne da’ notizia il sindacato degli agenti della penitenziaria Uspp. "Facciamo i complimenti alla polizia penitenziaria per questa operazione" affermano Giuseppe Moretti e Ciro Auricchio, rispettivamente presidente e segretario regionale dell’Uspp. "Manifesteremo a Roma il prossimo 2 luglio – proseguono – anche per proporre una modifica legislativa che contempli l’introduzione o il relativo possesso di cellulari in carcere come fattispecie specifica di reato, che ad oggi non esiste; chiederemo anche l’installazione di idonei strumenti tecnologici atti a prevenire l’introduzione o il possesso di oggetti non consentiti, tra questi la schermatura delle aree detentive degli istituti penitenziari anche per arginare i frequenti fraudolenti tentativi di comunicazione con l’esterno; chiediamo inoltre – concludono – una rivisitazione della pianta organica dell’istituto di Salerno dove piu’ volte si sono succeduti eventi critici e disordini". Per il segretario generale del sindacato di polizia penitenziaria Aldo di Giacomo: "il ritrovamento di oggi nel carcere di Salerno di oltre 50 oggetti rudimentali atti ad offendere come piccoli coltellini e lame, pongono di nuovo l'attenzione sulla situazione carceraria e sulle eventuali proteste che in esse si possono ripresentare. il rischio del riaccendersi di rivolte non è ancora passato ed i ritrovamenti di telefonini ed armi evidenziano la fragilità del sistema carcerario e di come gli istituti penitenziari campani siano sotto il controllo dei delinquenti. Serve che lo stato riprenda il controllo delle carceri altrimenti ci aspetta un estate molto calda in tutti i sensi"- conclude di Giacomo.
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