Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.
Tu sei qui: CronacaCovid: ecco perché la Campania stenta a lasciare la zona rossa
Scritto da (Andrea Siano), martedì 6 aprile 2021 11:00:00
Ultimo aggiornamento martedì 6 aprile 2021 11:00:00
La Campania è in zona rossa e potrebbe restarci ancora a lungo. Proviamo a capire il perché nel servizio.
Per lasciare la zona rossa la Campania deve superare l'ostacolo dei monitoraggi del 9 e 16 aprile: in entrambi i casi, la Regione dovrà mostrare un calo degli indicatori pandemici in rapporto alle settimane precedenti, per scendere sotto la soglia di rischio. Ma alla luce dei dati di queste ore, appare difficile che la Campania possa farcela. Il tasso di incidenza che a Pasqua era all'11%, ieri è salito quasi al 14% e con meno tamponi effettuati. Per l'Unità di crisi sono 929 i casi positivi, 401 sintomatici, su 6687 tamponi esaminati.
Se a livello nazionale il Covid mostra un andamento altalenante, in Campania appare costante e quindi non sarà facile stabilizzare i parametri di rischio per due settimane di seguito, come chiedono le linee guida della cabina di regia. Anche il dato Salernitano conferma questo quadro: da gennaio ad oggi la situazione è peggiorata: i casi registrati a marzo sono 14mila, ben oltre i 9mila di febbraio e quasi il triplo di gennaio. E questo nonostante le restrizioni, cui la gente appare sempre più refrattaria, per assuefazione o per rassegnazione.
Il caso Campania approda sulle pagine nazionali del Mattino con un pezzo che per la prima volta cita la Sindemia, fenomeno studiato dall'antropologia statunitense e che nel caso del Coronavirus può indicare condizioni socio- economiche-culturali concomitanti e condizionati l'andamento del contagio: dalle altre malattie non infettive alla densità demografica, dal livello di istruzione all'indice di povertà, tutti elementi che nella nostra Regione possono aver inciso sulla diffusione del Covid. Potrebbero spiegarsi in questo modo la penetrazione del virus tra i giovani, l'effetto delle varianti nonostante anziani e categorie a rischio siano sempre più protette dal vaccino, la stanchezza della gente dopo un anno di limitazioni e lo spostamento dell'infezione verso le fasce socialmente attive. Il che rende difficile fare previsioni attendibili.
rank:
Simboleggia l'ambizione, quella di sconfiggere questo maledetto Covid, e l'equilibrio, quello che dobbiamo tutti mantenere perché la battaglia è ancora lunga. È il colore arancione che dalla settimana prossima caratterizza la Campania. Nello spettro luminoso si colloca tra il rosso e il giallo. La nostra...
La truffa è in rete, fino a quando i responsabili non finiscono nell'altra rete, quella investigativa, tesa dai carabinieri della Stazione di Vietri sul Mare che - al termine di scrupolose e prolungate attività investigative - hanno individuato e denunciato tre pirati del web, responsabili di reiterate...
Completare l'immunizzazione con doppia dose dei cittadini di oltre 80 anni nel giro di una settimana-dieci giorni, anche sospendendo altre attività. E' questo l'obiettivo formalizzato oggi dall'Unità di Crisi della Regione Campania in una nota ufficiale mandata stamattina a tutti i direttori delle Asl...
Sono 2.224, dato analogo a quello di ieri, i nuovi positivi al Covid in Campania, di cui 609 sintomatici, su 20.325 tamponi molecolari esaminati. Malgrado le settimane in zona rossa non accenna a flettere la curva del contagio, con un indice di positività (relativo ai soli test molecolari) del 10,94%,...