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Tu sei qui: CronacaCovid, operazione Natale sereno
Scritto da (Francesca De Simone), sabato 13 novembre 2021 13:42:06
Ultimo aggiornamento sabato 13 novembre 2021 13:42:06
Potenziare le terze dosi e un uso più diffuso dei monoclonali, rafforzare i controlli sul rispetto dell'obbligo del certificato verde, applicare tempestivamente il sistema dei colori con zone rosse locali dove serve, infine, la valutazione sul green pass a due velocità: è questa, al momento, la ricetta del governo per un Natale sereno, nonostante l'aumento di casi positivi. «Se vogliamo evitare nuove chiusure che i cittadini non accetterebbero più e l'economia non sopporterebbe, dobbiamo rafforzare la campagna vaccinale, a partire dalle terze dosi» ripete il professor Gianni Rezza, direttore Prevenzione del Ministero della Salute. Il tasso di saturazione elevato negli ospedali causerebbe non solo o non tanto il passaggio di molte Regioni in fascia gialla o arancione a Natale, ma ciò che più conta nuove sofferenze e nuove vittime. Per scongiurare questo spettro, si guarda al "modello Israele": a Tel Aviv, quando hanno visto rialzarsi drammaticamente la curva dei contagi e dei ricoveri, sono corsi a somministrare il richiamo (terza dose) e oggi la situazione è ampiamente sotto controllo.
Da gennaio, poi, ci sarà un'arma in più, le due nuove pillole anti Covid (Merck e Pfizer) che l'Italia sta già acquistando e si potranno ridurre ricoveri e decessi, ma solo se le vaccinazioni continueranno la loro corsa. Infine, c'è il nodo del Green pass. Potrebbe essere legato solo a vaccini o superamento dell'infezione, eliminando la scorciatoia del test antigenico, per le attività ludiche-ricreative (ristorante, cinema, stadio). Nei posti di lavoro resterebbe la formula attuale con l'opzione del tampone negativo. E' stato il consulente del Ministero della Salute, Walter Ricciardi, a proporre di legarlo unicamente all'avvenuta vaccinazione o al superamento dell'infezione. A Palazzo Chigi c'è in corso una riflessione su questa svolta, in linea con decisioni già prese in Austria e in parte della Germania. Si pensa, però, per non creare difficoltà sui luoghi di lavoro ad una possibile una soluzione mediana: ricorrere al Green pass "rinforzato" solo per il ristorante, il cinema, i teatri, gli eventi sportivi, aumentando anche i controlli.
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