Quarantena all'Ospedale del mare e poi redistribuzione su base provinciale. Ieri vertice tra le Prefetture

Crisi afghana, la Campania è pronta ad accogliere i progughi

Dovrebbero essere cinque nuclei familiari i primi ad arrivare
Francesca Salemme

Tra una settimana (il 31 agosto) scade l'ultimatum dei Talebani agli americani in primis ed agli occidentali tutti perché lascino l'Afghanistan… una data che costringe tutti, anche il nostro Paese, ad accelerare le procedure di evacuazione dei profughi (principalmente i cittadini afghani che negli anni hanno collaborato con i contingenti militari), attivando ponti aerei.

L'Italia, secondo i dati forniti dal ministero della Difesa, ad oggi ha salvato, attraverso un proprio corridoio umanitario, 3350 cittadini – in primissima linea il console Tommaso Claudi, unico diplomatico italiano rimasto a Kabul, che dal giorno di ferragosto vive all'interno dell'aeroporto collaborando in prima persona alle operazioni – e di questi circa 2000 sono già arrivati a Fiumicino (tra questi 547 donne e 667 bambini) ed ora devono essere redistribuiti nelle diverse regioni (con equità, come chiesto dal presidente nazionale dell'Anci, il sindaco di Bari, Antonio Decaro).

In Campania il primo dovrebbe essere formato da 5 nuclei familiari… "Ma al momento non c'è conferma che sia questo il target o se possa poi essere maggiore in relazione alle esigenze che nel frattempo possano emergere" ha dichiarato ieri il vice prefetto vicario di Napoli, Enrico Gullotti, che ha presieduto il Tavolo regionale di coordinamento tra le Prefetture, svoltosi in modalità telematica, dedicato alla questione dell'accoglienza dei cittadini afghani che hanno collaborato con le forze armate e le autorità italiane. Il tavolo ha avuto carattere ''programmatico'' nell'ambito di un'azione ''di monitoraggio e ricognizione delle disponibilità delle province campane''.

Contemporaneamente è stato aperto un contatto con la Regione Campania per il periodo di quarantena a cui saranno sottoposti i profughi. La quarantena sarà effettuata nel Covid Hospital dell'Ospedale del Mare di Napoli, dopodiché i cittadini afgani saranno assegnati in accoglienza presso strutture reperite a livello regionale.

Sono già diversi i sindaci che hanno dichiarato la disponibilità delle proprie comunità ad ospitarli.

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