Il caro energia si riflette non solo sul carrello della spesa, ma in generale sui consumi

Crisi, caro energia si riflette sui consumi

Secondo un recente studio Legacoop e Ipsos, due italiani su tre ridurranno drasticamente gli acquisti
Francesca De Simone

L'effetto domino della crisi inizia a farsi sentire: l'aumento dei prezzi sta costringendo a ridurre i consumi. A dirlo è il report ‘FragilItalia', elaborato da Area Studi Legacoop e Ipsos. A causa del caro energia, due italiani su tre diminuiranno i consumi di energia elettrica, il 57% quelli relativi allo shopping, il 56% i consumi di gas e il 54% le spese per attività culturali e di svago. Tendenza, evidenzia lo studio, “destinata a proseguire e in alcuni casi ad accentuarsi nell'immediato futuro, con l'87% degli italiani costretti a ridurre o evitare i consumi di energia elettrica e di gas, l'84% le cene fuori, l'83% i viaggi, l'82% lo shopping e i divertimenti”. I risultati del sondaggio confermano come l'inflazione sia una “tassa” che impatta in modo più pesante sui ceti più deboli. Nel ceto popolare, infatti, la riduzione del consumo di energia elettrica interessa il 72% degli italiani (63% il dato medio), quella dello shopping il 73% (dato medio 57%), quella del consumo di gas il 69% (56% dato medio), quella per attività culturali e di svago il 70% (54%). Ma nell'immediato futuro, secondo la rilevazione, anche altri settori saranno interessati dal calo dei consumi. Legacoop e Ipsos prevedono una riduzione della spesa per prodotti di elettronica del 78%, seguita da prodotti di bellezza, scarpe e cultura (76%), benzina e gasolio (75%). Relativamente alla spesa alimentare, i salumi e la carne guidano la classifica delle percentuali di chi dovrà rinunciarvi o ridurne il consumo (67%), seguiti dal pesce (64%), dai formaggi (62%), dai surgelati (58%).

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