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Tu sei qui: CronacaInfanticidio di Roccapiemonte: forse vicini ad una svolta
Scritto da (Andrea Siano), mercoledì 9 settembre 2020 11:06:16
Ultimo aggiornamento mercoledì 9 settembre 2020 11:06:16
Gli inquirenti aspettano il test del Dna e l'esito dell'ultimo sopralluogo effettuato dal Ris di Roma prima di farsi un'idea compiuta e verosimile sulla morte della neonata trovata cadavere il 2 settembre scorso, da un passante, in un cortile condominiale di Via Roma a Roccapiemonte.
L'ipotesi che si fa strada in queste ore, sulla scorta anche di alcune testimonianze ritenute credibili, è che il padre naturale della bimba possa non essere il marito della donna che l'ha partorita, ma un altro uomo con cui ha avuto una relazione in un periodo di crisi coniugale.
Se così fosse, sarebbe autentica la versione dei fatti fornita al magistrato durante l'interrogatorio di garanzia dal pubblicitario- e presunto padre della piccola- fermato con la moglie a poche ore dal ritrovamento del corpicino e poi scarcerato per insufficienza di elementi a suo carico. L'uomo ha sempre sostenuto, infatti, di non essere a conoscenza della gravidanza della moglie, di vivere di fatto come separato in casa dopo una crisi di coppia e di essersi allontanato dall'abitazione in un lasso temporale compatibile con il concepimento della piccola. Insomma, il padre della bambina non sarebbe lui e gli investigatori avrebbero già ascoltato l'uomo che avrebbe avuto una relazione con la moglie.
Intanto, si fa strada l'ipotesi di una perizia psichiatrica per la donna che avrebbe gettato la figlia dalla finestra di casa poche ore dopo averla partorita. Circostanza, questa, da suffragare con prove certe ma di sicuro i problemi psichiatrici della donna vanno approfonditi, anche per determinare la compatibilità con la detenzione carceraria e la posizione nell'eventuale processo.
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