Il magistrato nega le accuse

Interrogatorio Penna: «Nessun sistema»

Nuovo interrogatorio dell’ex sostituto procuratore di Salerno, finito la scorsa settimana ai domiciliari, assieme ad altri quattro indagati, nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Napoli
Francesca De Simone

Roberto Penna ha risposto di nuovo alle domande del gip del Tribunale di Napoli, Rosamaria De Lellis, respingendo le accuse. Il magistrato ha puntato l'indice su imprecisioni e contraddizioni dell'impianto accusatorio contenute della misura cautelare agli arresti domiciliari notificatagli la scorsa settimana, al pari degli altri quattro indagati, l'avvocatessa Gabriella Gallevi, il generale della Guardia di Finanza in pensione, Fabrizio Lisi, gli imprenditori Francesco Vorro ed Umberto Inverso.

Dopo l'interrogatorio di garanzia, per i domiciliari, di venerdì scorso, ieri Penna è stato ascoltato nuovamente. Stavolta per la richiesta d'interdizione avanzata dai sostituti procuratori Antonella Fratello ed Antonello Ardituro (su cui la gip non si è ancora espressa). Come nel primo interrogatorio, ha negato qualsiasi sua funzione e ruolo nel "sistema", sostenendo di non essere a conoscenza degli interessi del consorzio di imprese partenopee. Penna ha evidenziato di aver agito in trasparenza, anche relativamente agli incontri organizzati nel suo ufficio in Procura. Dopo gli interrogatori di garanzia resi da tutti gli indagati, adesso, le rispettive difese presenteranno istanza di riesame delle misure cautelari. Si avrà, così, modo, di scoprire altri atti dell'inchiesta, che nasce da altri filoni investigativi e che potrebbe avere presto ulteriori sviluppi.

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