Sequenziati ieri all'ospedale San Martino di Genova, secondo ISS è presente già in 9 regioni

Omicron 2, due casi in Italia

Le prime segnalazioni della BA.2, risalgono a metà dicembre in India
Francesca Salemme

"Il fatto che Omicron 2 sia stata rilevata in Italia non è un problema e non deve creare allarme perché è una ‘sorella' della variante Omicron che abbiamo visto essere molto contagiosa ma non sta creando stress negli ospedali. Le varianti ci saranno perché lo dice la storia dei virus dobbiamo essere attenti e sequenziare". Così Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del San Martino di Genova dove ieri sono stati sequenziati due casi della variante Omicron 2 per la prima volta nel nostro Paese: uno è avvenuto di routine, mentre il secondo è emerso in laboratorio da un campione di un monitoraggio nazionale con cui il nosocomio ligure collabora. L'Italia è entrata adesso fra i Paesi nei quali la BA.2 è presente.

La variante appartiene allo stesso ceppo della Omicron che conosciamo da tempo, ossia il B.1.1.529, ma si distingue per alcune mutazioni sulla proteina Spike, l'artiglio con il quale il virus aggancia le cellule.

Le prime segnalazioni della ‘sorella' della variante Omicron, indicata con la sigla BA.2, risalgono a metà dicembre in India, dove la variante del SarsCoV2 è diventata rapidamente dominante, e in seguito si è diffusa nelle Filippine, Singapore e Giappone. Nello stesso periodo è stata rilevata anche in Sud Africa e ha raggiunto l'Europa, dove le sequenze sono state identificate in alcuni Paesi scandinavi, fra i quali la Danimarca, in Gran Bretagna e in Germania.

Secondo l'Istituto Superiore della Sanità la sottovariante Omicron 2, è presente in nove regioni e riguarda l'1% delle infezioni registrate su scala nazionale

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