L’incidente risale al 26 maggio scorso

Porto di Salerno, due rinvii a giudizio per la morte di Matteo Leone

Rischiano il processo il collega e la rappresentante legale della ditta
Simona Cataldo

Omicidio colposo in concorso e violazioni in materia di sicurezza sul lavoro. Con queste accuse rischiano il processo un collega e la rappresentante legale della ditta che dava occupazione a Matteo Leone, il 36enne deceduto a causa di un incidente avvenuto al porto di Salerno, il 26 maggio scorso. Il prossimo 23 marzo, davanti al gup Giovanna Pacifico, si terrà l'udienza preliminare dopo la richiesta di rinvio a giudizio del pm Antonio Cantarella.

A rischiare il processo sono il collega che era alla guida del mezzo che investì il giovane, e la rappresentante legale della ditta per cui lavoravano i due ragazzi che, secondo l'accusa, avrebbeomesso di controllare le disposizioni in materia di sicurezza sul lavoro. Al momento dell'incidente, accusa la Procura, non era presente un responsabile operativo addetto alla vigilanza, non era stato imposto l'uso di dispositivi di protezione e non era stato interdetto l'accesso a persone non autorizzate nell'area del molo.

Matteo Leone, 36anni, molto conosciuto e ben voluto da tanti in città, fu travolto sul molo 10 dello scalo commerciale di via Ligea da un muletto guidato da un collega. Il mezzo, stando alla perizia della Procura, aveva l'avvisatore acustico di retromarcia guasto. Inutili furono, purtroppo, i tentativi dei medici del Ruggi di salvarlo. L'operaio morì dopo poche ore.

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