Diffondevano tramite le chat di Whatsapp e Telegram materiale pedopornografico

Reveng porn, accusati due minorenni salernitani

Allarmante il fenomeno del sexting tra gli adolescenti
Alessandro Ferro

Due minorenni salernitani sono coinvolti nel cosiddetto "sexting", l'allarmante fenomeno sempre più diffuso tra gli adolescenti che pubblicano in rete immagini porno di minorenni. È quanto emerge da un'inchiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Salerno. I due giovani salernitani, ora in una comunità, sono accusati di reveng porn e di detenzione, diffusione e commercializzazione di materiale pedopornografico perché hanno pubblicato in rete, attraverso le chat di Whatsapp e Telegram, i video sessualmente espliciti di minorenni chiedendo in cambio immagini hot di altre ragazze adolescenti.

L'operazione della polizia postale ha permesso di accertare che, in uno dei casi, i video erano stati diffusi per ripicca nei confronti di una ex fidanzata. In poco tempo le immagini porno si erano diffuse a catena su molte chat con uno scambio notevole di video e foto hot.

Su uno dei telefoni sequestrati, utilizzato da un adolescente finito in comunità, sono stati trovati i messaggi con i quali proponeva ai coetanei il baratto dei video della sua ex fidanzata: «Scambio foto della mia ex per pedo», accompagnato da una immagine hot della minorenne. Il fenomeno del sexting è allarmante perché gli adolescenti condividono immagini pedopornografiche quasi per gioco, senza rendersi conto degli effetti devastanti procurati alle vittime.

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