Il campione francese trascina la Salernitana e i tifosi

Ribery di sognare

La vittoria di Venezia dà entusiasmo alla squadra dopo lo stop con l'Empoli
Alessandro Ferro

Verrebbe da dire: "magari le trasferte fossero tutte a Venezia". Sotto di un gol, la Salernitana recupera e batte il Venezia per 2-1 conquistando la prima vittoria esterna in serie A. Che arriva tre giorni dopo la brutta sconfitta interna con l'Empoli e che può dare un impulso positivo in vista del derby col Napoli e magari anche per il prosieguo del campionato.

Il "Penzo" si conferma uno stadio che ultimamente porta bene ai granata. L'anno scorso vittoria, sempre per 2-1, con doppietta di Andrè Anderson. Due anni fa a Venezia la Salernitana acciuffò per i capelli la salvezza in serie B attraverso i rigori nella gara di ritorno dei playout. Come non ricordare anche il precedente del '97 (3-0 con doppietta di Di Vaio e gol di Greco) che fece partire il coro "la capolista se ne va in serie A".

Ancora una volta i tifosi granata tornano col sorriso dalla trasferta in laguna. Ieri a fine partita volti distesi e tutti felici per il successo firmato da Schiavone al 95°. Una vittoria non cancella tutti i problemi di una squadra destinata a combattere in ogni partita per cercare di centrare la salvezza. La missione era e resta dura ma i tre punti di Venezia valgono il doppio. Perché conquistati contro una diretta concorrente e perché arrivano in un momento delicato, condizionato sempre dalla cessione societaria. Venezia regala un altro sorriso e con un capitano così i tifosi sono Ribery di sognare.

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