Il questore Conticchio lancia un segnale preciso: non saranno ammessi altri episodi di violenza

Rissa a Nocera, Daspo “Willy” per le due 14enni

Provvedimento severo per le ragazze di San Marzano che aggredirono la 16enne di Pagani
Michele Masturzo

Il questore di Salerno conferma l'applicazione del cosiddetto "Daspo Willy" (richiama il nome di Willy Monteiro Duarte, il 21enne pestato a morte nel 2020 a Colleferro) più severo del classico daspo urbano, nei confronti delle due 14enni che lo scorso 3 luglio hanno aggredito una ragazza di 16 anni di Pagani, colpita con calci e pugni nelle vicinanze di Palazzo Buoninconti, nei pressi di via Gramsci, a pochi metri da Corso Vittorio Emanuele, in pieno centro cittadino a Nocera Inferiore. La vittima dovette ricorrere alle cure ospedaliere, quella sera, per le ferite riportate e all'aiuto di uno psicologo per il trauma subito.

Il provvedimento del Questore Conticchio, adottato per la prima volta in provincia di Salerno, va a sanzionare il comportamento violento delle due ragazzine originarie di San Marzano sul Sarno, incastrate da un video che è diventato virale in breve tempo sui social. Il "Daspo Willy" prevede per le autrici dell'aggressione, scaturita da una discussione che le stesse avevano avuto il giorno prima a Vietri sul Mare, il divieto di accesso e di stazionamento, per la durata di sei mesi, dalle ore 20 alle 3, all'interno e nelle immediate vicinanze dei pubblici esercizi o locali di pubblico intrattenimento di Nocera Inferiore.

E' evidente che l'adozione di questa misura molto severa, esemplare, voglia fungere da monito nei confronti di tutti i giovani frequentatori della movida della provincia: comportamenti violenti, come quelli che si sono registrati nelle ultime settimane non solo nell'Agro ma anche in città, nella Costa Sud e nel Vallo di Diano, messi in atto tra l'altro da giovanissimi, non saranno tollerati e, anzi, saranno puniti duramente.

Tra l'altro le indagini delle forze dell'ordine proseguono: al vaglio degli inquirenti c'è pure il comportamento di una terza ragazza di appena 13 anni, potrebbe essere punito anche chi ha diffuso il video del pestaggio sui social e tramite canali di messaggistica istantanea.

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