Valido fino al 15 gennaio in zona bianca, mentre in zona gialla e arancione, invece, dovrebbe rimanere anche oltre la fine delle festività

Super greenpass dal 6 dicembre

Mascherine obblgatorie all'aperto a partire dalla zona gialla
Francesca Salemme

Il Consiglio dei ministri, ha dato il via libera al decreto che rafforza le misure anti Covid con il Super Green pass. Il provvedimento è stato varato all'unanimità. Sarà valido dal 6 dicembre al 15 gennaio, ma le misure potranno essere poi prorogate.

Massima prudenza sulle misure per contenere il contagio, massima attenzione all'economia limitando al massimo la chiusura delle attività economiche. E' la linea che è emersa dalla cabina di regia del governo presieduta dal premier Mario Draghi. Il presidente del Consiglio ha spiegato la ratio dell'introduzione del Super Green pass – valido dal 6 dicembre al 15 gennaio in zona bianca, mentre in zona gialla e arancione, invece, dovrebbe rimanere anche oltre la fine delle festività. Secondo le parole di Draghi il nuovo Green pass è un passepartout che eviterà nuove restrizioni e chiusure e permetterà a chi è vaccinato o guarito dal Covid di andare al bar e al ristorante, al cinema e a teatro, in palestra e in piscina, allo stadio e in discoteca, nei parchi tematici e sugli impianti da sci, nei centri commerciali e ai mercatini e fiere anche in zona arancione o rossa. I No vax, invece, potranno soltanto andare a lavorare o accedere ai servizi essenziali come farmacie e negozi di generi alimentari, salire su treni e aerei, dopo aver fatto un tampone risultato negativo.

Quando scatta il “cambio colore”

Vale la pena ricordare a questo punto che una regione passa da zona bianca a a zona gialla quando l'incidenza è superiore a 50 casi ogni 100mila abitanti (e oggi solo tre regioni hanno incidenza sotto soglia, Basilicata, Puglia e Sardegna) e l'occupazione delle terapie intensive supera il 10% e quella delle aree mediche il 15%. Al momento – se i dati saranno confermati nel prossimo monitoraggio- a ricadere in zona gialla sarebbe la regione Friuli Venezia Giulia (14% di intensive occupate e 18% in reparto), ancora salva la provincia autonoma di Bolzano con ricoveri oltre soglia (16%) ma intensive sotto il limite (8%).

L'ulteriore livello di allerta, ovvero la zona arancione, scatta invece con un'incidenza di contagi oltre i 150 casi ogni 100mila abitanti e al contempo la soglia delle terapie intensive oltrepassa il 20% con i reparti ordinari al 30%. Ed è l'eventuale passaggio in zona arancione proprio in concomitanza con il periodo pre-natalizio che non fa dormire sonni tranquilli ai governatori.

Per entrare in zona rossa invece all'incidenza pari o superiore a 150 casi per 100.000 abitanti devono abbinarsi un tasso di occupazione dei posti letto superiore al 40% in area medica e al 30% in terapia intensiva.

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