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Tu sei qui: CronacaUna rincorsa a ostacoli
Scritto da (Ivano Montano), venerdì 20 novembre 2020 11:06:52
Ultimo aggiornamento venerdì 20 novembre 2020 11:06:52
Se la corsa del virus continua ad essere impetuosa, come sottolineato anche ieri dal commissario Arcuri, l'incedere di chi è costretto ad inseguirlo non può in alcun modo mostrare incertezze, non sono ammesse pause più o meno prolungate e stop and go per non veder vanificato ogni sforzo nella complessa battaglia del tracciamento. Il sistema 3 T, testare, tracciare e trattare, deve essere funzionale e quindi il più possibile rapido, altrimenti si corre il rischio - come sta purtroppo già accadendo - di lasciare negativizzati a casa e positivi in giro. Si registra una difficoltà nel gestire persone in isolamento domiciliare che ancora attendono di conoscere l'esito degli screening, che a volte arriva anche dopo dieci giorni, col risultato, appunto, che si lasciano cittadini nel dubbio di avere contratto il virus, con tutto il carico d'ansia che ne deriva, o peggio ancora se ne lasciano altri liberi eventualmente di uscire per recarsi al lavoro o fare la spesa contagiando inconsapevolmente gli altri. Una situazione che probabilmente sta un po' sfuggendo di mano, a scapito dei sistemi messi a punto sul nostro territorio per frenare l'ondata epidemica.
Fare i tamponi senza poi seguirne nel breve tempo il risultato, non serve a nulla, anche perché - come sappiamo - si tratta di un test che poi andrebbe ripetuto a distanza di giorni, sommando ritardi ai ritardi. Nel salernitano, si segnalano casi anche clamorosi, fino a quasi un mese di trepida attesa, senza trovare risposte da parte dell'Asl perché magari il telefono è occupato oppure squilla a vuoto. La battaglia è dura, non è facile per i comuni cittadini, figurarsi per chi lotta in prima linea, per cui lungi da noi muovere critiche e appunti, il nostro è solo un auspicio affinchè si trovi il modo ad andare a regime, per non concedere vantaggi al nemico invisibile.
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