Ha preso il via ieri la quarta edizione

Meeting Nazionale dei Giovani a Salerno: si lavora per quattro proposte di legge da presentare all’Europa

Sono 110 i partecipanti provenienti da sette regioni diverse
Francesca De Simone

A via la quarta edizione del Meeting Nazionale dei Giovani, organizzato da Moby Dick ETS e cofinanziato dal programma Erasmus +: 110 giovani studenti, amministratori, rappresentanti di forum e associazioni, volontari e appassionati si sono incontrati a Salerno al Saint Joseph Resort, dove per quattro giorni – muniti di Green Pass, mascherina e distanziamento – elaboreranno quattro policy papers, si organizzeranno in gruppi di lavoro e discuteranno idee e progetti con rappresentati delle istituzioni e dell' imprenditoria.

"Durante il meeting – spiega il Presidente di Moby Dick ETS Francesco Piemonte – le ragazze e i ragazzi presenti, che si occupano a tutto tondo e in modo diverso di politiche giovanili, lavoreranno a quattro proposte di legge, dei policy papers che saranno presentati domenica 19 ad attori istituzionali regionali, nazionali ed europei. Questa è un'occasione importantissima per riprendere la socialità."

Seppur a distanza, nella prima giornata del Meeting, il Ministro per le Politiche Giovanili Fabiana Dadone, ha voluto far sentire tutto il suo supporto e sostegno ai giovani partecipanti del Meeting.

"Ci tenevo ad esserci, e nonostante il Consiglio dei Ministri siamo riusciti comunque a trovare un modo, sarebbe stato meglio dal vivo ma le contingenze non l'hanno permesso. Vi auguro buon lavoro e penso che esperimenti come questi dovrebbero moltiplicarsi di più senza avere paura di fare proposte partendo dal basso. Attendo a braccia aperte i risultati del vostro lavoro e di questi quattro giorni di Meeting."

Tra gli argomenti trattati durante il suo intervento un nuovo modo di affrontare lo studio e la vita accademica, l'importanza delle nuove tecnologie applicate anche ad attività apparentemente solo ludiche come i video-games, le novità del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, l'introduzione del Covige (comitato per la valutazione dell'impatto generazionale delle politiche pubbliche) e la necessità per le istituzioni e il governo di porre attenzione ai bisogni e alle esigenze dei più giovani.

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