Ultima tappa di avvicinamento al festival 2021 al Museo nazionale archeologico di Pontecagnano

Un viaggio chiamato Giffoni

Questa edizione "tutta italiana" è anche un'occasione per raccontare i ragazzi attraverso le radici
Francesca Salemme

Giffoni è un viaggio che, anno dopo anno, raggiunge nuove mete e fa nuove scoperte. E se nel 2020 le tappe che hanno preceduto l'edizione del cinquantenario furono a Paestum e Velia, quest'anno si è scelto presso il MAP, ovvero il Museo Archeologico Nazionale di Pontecagnano Faiano.

Con il fondatore e direttore di Giffoni, Claudio Gubitosi e il managing director Jacopo Gubitosi, la direttrice del Museo, Luigina Tomay e una delegazione di giffoners.

Il museo di Pontecagnano è dedicato e intitolato agli "Etruschi di Frontiera" e raccoglie i reperti provenienti dagli insediamenti etruschi di Pontecagnano e dei Picentini. Tra questi vale la pena ricordare una statua raffigurante Ercole rinvenuta proprio nella necropoli di Giffoni Valle Piana.

“Questi elementi che ci legano vanno valorizzati sempre di più – ha spiegato Gubitosi – perché possano rappresentare la base sempre più solida di sinergie e forme di collaborazione che vanno ricercate sempre e comunque".

Ad arricchire la mattinata l'intervento di un narratore errante, l'attore Andrea Contaldo, che ha recitato la poesia "Itaca" di Costantino Kavafis.

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