Coronavirus, scoperto farmaco per contrastare possibili complicanze gravi nei bambini

Anna Sarno

Un team multidisciplinare guidato dallo scienziato Alessio Fasano ha scoperto un trattamento farmacologico contro complicazioni gravi dell'infezione da SARS-CoV-2 nei bambini. Si tratta di un trattamento innovativo. In particolare, i ricercatori hanno scoperto che le particelle virali rimanenti nell'intestino a lungo dopo un'infezione da COVID-19 iniziale possono continuare a viaggiare nel flusso sanguigno, determinando la condizione chiamata sindrome infiammatoria multisistemica nei bambini. La sindrome può verificarsi diverse settimane dopo l'infezione iniziale; i sintomi includono febbre alta, dolore addominale, vomito, diarrea, eruzioni cutanee e stanchezza estrema. La risposta iperinfiammatoria e la "tempesta di citochine" possono portare a danni estesi al cuore, al fegato e ad altri organi. "All'inizio della pandemia, pensavamo che i bambini fossero stati risparmiati da qualunque manifestazione della malattia, pur sapendo che potessero essere portatori asintomatici del virus SARS-Cov-2 – dice Fasano – alcuni ragazzi hanno contratto il COVID-19. La maggior parte di loro si è ripresa, ma abbiamo iniziato a vedere un ristretto numero di bambini, che avevano precedentemente contratto il virus, manifestare febbre molto alta e insufficienza cardiaca o epatica tanto da richiedere il trasporto in ospedale". Fasano ha suggerito l'uso della larazotide acetato come terapia. Gli incoraggianti dati preliminari sull'efficacia della larazotide acetato nel trattamento del primo caso hanno confermato l'ipotesi generale dello studio e hanno aperto la strada all'uso della larazotide acetato come primo trattamento orale per il COVID-19 e le sue complicazioni

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