La Fiorentina ritrova Vlahovic contro il Cagliari, Simeone segna 4 reti alla Lazio. Solo pari per l'Atalanta con l'Udinese

Il Napoli sbatte contro i legni a Roma, primo stop per i partenopei

Il rigore concesso alla Juve fa infuriare l'Inter, espulso Simone Inzaghi
Michele Masturzo

Inter-Juventus finisce in parità e non senza polemiche. Nel primo tempo del derby d'Italia, con gli ospiti in dieci per l'infortunio occorso a Bernardesci, mentre Allegri dà le ultime istruzioni a Bentancur, Dzeko regala il vantaggio ai nerazzurri, ribadendo in rete un tiro di Calhanoglu respinto dal palo. Il tap-in del bosniaco porta avanti i padroni di casa, partiti decisamente meglio. Nella ripresa, gli ingressi di Chiesa e Dybala regalano maggior brio agli ospiti, che reagiscono. Gli sforzi profusi dalla Juve vengono ripagati in extremis. Contatto in area tra Dumfries ed Alex Sandro, Mariani lascia giocare ma Guida al Var lo sollecita: rigore per il team di Allegri e Dybala non sbaglia, spiazzando Handanovic. Inzaghi si fa espellere per protese. Finisce 1-1, Inter a -7 dalla vetta, Juve a -10.

In testa, ora a braccetto col Milan, c'è ancora il Napoli, che non va oltre lo 0-0 a Roma. In casa dei capitolini i partenopei per la prima volta non riescono a centrare il successo. Osimhen colpisce due legni e poi si vede annullare un gol per fuorigioco. La Roma si rende pericolosa con i soliti inserimenti senza palla di Pellegrini e con la mobilità di Abraham. Una partita molto tattica e spezzettata dai falli, termina senza reti ma con i due allenatori espulsi in un finale nervoso. Da segnalare i cori razzisti dei tifosi giallorossi e le offese all'ex Spalletti.

Nelle partite del primo pomeriggio vincono Fiorentina e Verona. La viola stritola il Cagliari dominando la gara dall'inizio alla fine. Al 19' sugli sviluppi di un corner, Keita salta e colpisce con la mano: Banti richiama Rapuano al Var e dopo la review viene concesso il rigore ai toscani. Sul dischetto va capitan Biraghi, che spiazza Cragno. Sale in cattedra Saponara che prima colpisce l'incrocio dei pali con un tiro a giro e poi consegna a Gonzalez il pallone del 2-0. Nel secondo tempo Vlahovic calcia una punizione da venti metri che piazza con forza e precisione dove Cragno non può arrivare e dal Franchi arrivano segnali di disgelo nei confronti del serbo, che ha rifiutato il rinnovo del contratto. Altro attaccante protagonista al Bentegodi è Simeone: il cholito firma le quattro reti con cui il Verona infligge una pesante punizione alla Lazio. Sul 2-0 per gli scaligeri, Immobile accorcia le distanze, ma proprio quando sembra concretizzarsi la rimonta dei capitolini, i padroni di casa sono bravi a chiudere i conti, ridimensionando le ambizioni del team di Sarri.

L'anticipo delle 12 finisce invece in parità. L'Atalanta non è in grande giornata e nel primo tempo non calcia praticamente mai in porta. Nella ripresa il team di Gasperini alza il ritmo e spaventa l'Udinese. La partita si sblocca al 20esimo quando Malinovskyi indovina un sinistro da venti metri, che sorprende Silvestri. L'Atalanta ha il demerito di non chiudere i conti al cospetto di un avversario imbottito di seconde linee e i ragazzi di Gotti ci credono fino alla fine. In pieno recupero, i friulani trovano l'1-1 all'ultimo assalto: su calcio d'angolo battuto da Samardzic, Beto approfitta dell'uscita difettosa di Musso per regalare una grande gioia ai tifosi bianconeri. Nel recupero arriva anche l'espulsione di Gasperini.

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