“Liberate la Salernitana” è il grido di dolore dei tifosi espresso attraverso uno striscione esposto anche davanti alla sede di LiraTv e di altri punti della città. La gente ha ragione, è stanca dopo mesi di continue prese in giro. La mancata cessione della società mette la Salernitana a rischio esclusione dal campionato. A meno che non venga prorogato il trust fino a fine stagione, così come chiesto dai trustee e anche dalla Lega di Serie A.
La salvezza della Salernitana passa quindi attraverso un prolungamento del trust che, diciamolo chiaramente, è un obbrobrio sportivo che porta avanti l'agonia di una stagione, in buona parte già segnata, e le mortificazioni sul campo per una squadra che, pur provandoci, sta dimostrando di non essere adeguata alla serie A. Ora tutti mettono in evidenza questi aspetti, quando lo facevamo noi eravamo i gufi o i menagrami di turno ma questo è un altro discorso e mettiamolo da parte.
Adesso è il tempo della chiarezza, la misura è colma e le responsabilità sono molteplici. In primis di Lotito che non può far finta di disinteressarsi della vicenda. In questa situazione ce l'ha portata lui la Salernitana, insieme al cognato Mezzaroma. E poi la Figc non può accorgersi adesso del problema multiproprietà dato che esiste una deroga per la Salernitana dal 2013. In otto anni cosa è stato fatto? Anche i trustee devono rispondere del loro operato, devono spiegare alla piazza cosa hanno fatto e perché tutte le offerte ricevute non sono state ritenute accettabili. Lo devono fare loro evitando voci di corridoio, spifferi dei ben informati o fughe in avanti alla ricerca di improbabili scoop. Tutte situazioni puntualmente smentite dai fatti. I fatti dicono che oggi la Salernitana rischia di essere stritolata dalla multiproprietà e da una gestione delle istituzioni sportive a dir poco approssimativa. Il calcio italiano non ne esce bene ma adesso i tifosi granata chiedono solo una cosa: “Liberate la Salernitana”.
