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Nei prossimi giorni si alzerà la saracinesca del supermarket calciomercato e inizierà la fiera dei sogni. La Salernitana, nonappena avrà riempito la casella del direttore sportivo (presumibilmente con Bigon) cercherà di iniziare a muoversi con decisione. Se è vero che una base da cui ripartire c'è ed è sicuramente valida con Sepe, Gyomber, Radovanovic, Fazio, Mazzocchi, i due Coulibaly (se la querelle con gli agenti per il rinnovo di Lassana andrà a buon fine), Bohinen, Ederson, Ribery, è innegabile che soprattutto in attacco e in difesa serviranno rinforzi. In primis perché per il rinnovo di Djuric non si registrano passi avanti (l'offerta più robusta al momento sarebbe quella del Besiktas) e poi perché alcuni fedelissimi di Sabatini (vedi Fazio), potrebbero anche chiedere di andare via dopo il divorzio dal dirigente umbro. Nei prossimi giorni, il nuovo direttore sportivo granata avvierà le discussioni per i riscatti dei giocatori che lo scorso anno hanno militato in granata in prestito. Ci sono spiragli per la permanenza di Bonazzoli. Con l'Atalanta si ragionerà di Ruggeri (Zortea è richiesto da Empoli, Cremonese e Parma) e dal club orobico dovrebbe arrivare anche il difensore centrale Matteo Lovato, lo scorso anno al Cagliari. I nerazzurri devono trovare sistemazione pure alle punte Piccoli e Lammers, che potrebbero interessare al club granata. Non tramite riscatto, ma rilevando il suo ultimo anno di contratto col Torino, riconoscendo una buonuscita ai piemontesi, la Salernitana potrebbe ingaggiare Verdi. Ma come mezze punte non dispiacciono nemmeno Aramu e Sansone. Occhio ai calciatori dei club retrocessi in B: oltre a Ceppitelli e Marin, del retrocesso Cagliari interessa pure Pavoletti; del Genoa piacciono Cambiaso e Vazquez. L'Inter fa sul serio per Ederson, i nerazzurri potrebbero inserire come contropartita Pinamonti, rientrato alla base dopo l'esperienza importante con l'Empoli. Se partisse il brasiliano, la Salernitana potrebbe sostituirlo con Folorunsho, col Napoli qualcosa bolle in pentola (il nome di Gaetano è quello ricorrente), non è escluso che i due presidenti possano avviare una collaborazione tecnica.