Il team di Nicola al Castellani ha bisogno di un risultato positivo per continuare a coltivare il sogno salvezza

Salernitana, ad Empoli è come una finale

I granata hanno ricaricato le batterie dopo il tour de force della scorsa settimana e ora vogliono ripartire di slancio
Michele Masturzo

Vietato fare calcoli, inutile guardare la classifica o alimentare i rimpianti per il successo ai danni del Cagliari sfumato al 99esimo minuto, scendere in campo col coltello tra i denti e continuare ad inseguire un sogno che, tutti insieme, si può ancora realizzare. Mister Nicola non solo sta preparando la partita di Empoli dal punto di vista tattico ma sta cercando di tenere il gruppo isolato dal contesto esterno, perché i fattori ambientali possono creare un eccesso di aspettative che può comportare anche effetti collaterali. La Salernitana deve continuare a giocare come sta facendo da due mesi a questa parte, dimostrando equilibrio e qualità, corsa ed attenzione ai particolari. Nelle ultime sei gare disputate dai granata è arrivato anche un filotto di risultati utili che ha permesso al team dell'ippocampo di stazionare in zona salvezza per due turni di fila (cosa mai accaduta in stagione) ma, in realtà, già in precedenza (vedi la prestazione offerta all'Olimpico contro la Roma) Djuric e soci erano parsi in evidente crescita, anche in termini di convinzione nei propri mezzi. Serviva una vittoria per consentire alla truppa di sbloccarsi, lo aveva detto più volte mister Nicola e il successo conseguito sul campo della Sampdoria è servito per restituire il sorriso alla squadra e regalare finalmente autostima ai calciatori. Il resto è storia nota. A 180 minuti dal termine non è di certo il caso di fermarsi, anzi, la Salernitana, che ha ricaricato le batterie dopo il tour de force della scorsa settimana, se vuole portare a compimento la mission impossible di mantenere la categoria sebbene a dicembre fosse spacciata con gli appena 8 punti conquistati e nonostante la disperata situazione societaria, deve vincere ad Empoli e deve battere anche l'Udinese all'ultima giornata. Solo così i granata, che potrebbero anche raggiungere o scavalcare Spezia e Sampdoria, sarebbero al riparo, indipendentemente dai risultati che potranno conseguire nella volata finale Cagliari, Genoa e Venezia. Di conseguenza, senza fare esperimenti, mister Nicola al Castellani punterà sui calciatori che nelle ultime settimane hanno dimostrato di esserci, con la testa e con le gambe, ma ha chiesto anche agli altri di rimanere sul pezzo, perché servirà il contributo di tutti. I granata giocheranno col 3-5-2: Sepe tra i pali; difesa confermata col diffidato Gyomber, Radovanovic e Fazio; Mazzocchi e Zortea (che darà vita ad una staffetta con Ruggeri) sulle corsie laterali; Lassana Coulibaly in cabina di regia, ai suoi lati i diffidati Ederson e Kastanos; Verdi a supporto di Djuric, con Bonazzoli e Perotti pronti a subentrare.

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