Il tecnico granata ha dovuto fare a meno di Strandberg, Bogdan, Cavion, Aya e Boultam

Salernitana, basta un gol di Obi per regolare la pratica Fermana

Timidi passi in avanti per la squadra di Castori nell'ultimo allenamento congiunto a Cascia
Michele Masturzo

La Salernitana batte 1-0 la Fermana e nell'ultimo allenamento congiunto nel ritiro di Cascia compie un timido passo in avanti nel suo graduale processo di crescita. Joel Obi segna il suo primo gol con la maglia granata, immortalato dalle riprese di Salernitananews.it, e regala il successo al team di Castori che, però, nemmeno in questa circostanza impressiona più di tanto i tifosi presenti.

In attesa dei rinforzi e con gli acciacchi che costringono al forfait Strandberg, Bogdan, Cavion, Aya e Boultam, il tecnico marchigiano non ha molte frecce al proprio arco. Nel primo tempo Castori schiera i suoi con Belec in porta; Veseli (sostituito al 23esimo dal giovane Galeotafiore dopo una botta al ginocchio), Gyomber e Jaroszynski in difesa; Zortea e Ruggeri sulle fasce; Coulibaly ed Obi ai lati di capitan Di Tacchio; D'Andrea a supporto di Djuric. Come successo contro il Gubbio, le note liete arrivano dalle corsie esterne: i due ragazzi dell'Atalanta dimostrano di avere gamba e di poter dare una mano sia dalla cintola in su che in fase difensiva. Il gol arriva su una situazione di gioco provata poche ore prima, una delle punte, in quest' caso D'Andrea, si allarga e libera spazio per l'inserimento della mezzala: Obi è puntuale e col sinistro non lascia scampo al portiere avversario. A parte qualche cross dalle fasce, la retroguardia granata vive un pomeriggio tutto sommato tranquillo. Nella ripresa girandola di cambi e spazio per i vari Schiavone, Capezzi, Sy e Kristoffersen sin dal primo minuto. A parte un paio di sortite offensive sporadiche (un colpo di testa alto di Ruggeri e un sinistro alle stelle di Sy), non si registrano occasioni particolarmente rilevanti.

La Salernitana riesce a mantenere imbattuta la propria porta, dopo le 3 reti incassate contro Samdenedettese e Gubbio, e ritrova il successo, che serve principalmente per dare morale alla truppa dopo due settimane di intenso lavoro.

Per il gioco, per l'identità della squadra, servirà altro tempo e, soprattutto, i rinforzi.

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