Il trainer granata rischia di perdere Zortea. In avanti torna Djuric

Salernitana, Colantuono fa la conta dei superstiti

I granata avviano la preparazione in vista della gara di Firenze e il tecnico romano chiede gli straordinari allo staff sanitario
Michele Masturzo

La Salernitana mette nel mirino la Fiorentina. Nella seconda trasferta di fila ancora una volta mister Colantuono dovrà fare la conta dei superstiti. A San Siro il tecnico romano ha dovuto sostituire ad inizio ripresa Zortea, vittima di un malanno muscolare. L'esterno di proprietà dell'Atalanta rischia di saltare la sfida del Franchi e il trainer granata ha davanti a sé due possibilità: proseguire con la linea difensiva a quattro, rispolverando il modulo con tre mastini e il rifinitore dietro due punte; oppure tornare alla difesa a tre, schierando come laterale di destra Kechrida. Molto dipenderà dalle condizioni di Ribery e Bonazzoli. Colantuono ha rivelato di aver chiesto un sacrificio all'asso transalpino, schierato da titolare al Meazza nonostante le precarie condizioni fisiche, visto che alla vigilia della gara in casa del Milan anche Bonazzoli aveva avuto dei problemi. A Firenze l'allenatore, già costretto a fare i conti con le indisponibilità prolungate di Gondo, Strandberg, Mamadou Coulibaly e Ruggeri, spera di poter impiegare dal primo minuto i due giocatori più talentuosi della rosa della Salernitana. Torneranno a disposizione del tecnico Gagliolo, che ha saltato il match in terra lombarda per gastroenterite, e Obi, convocato ma non utilizzato da Colantuono in quanto non al meglio. Inoltre, viene segnalato in crescita pure Capezzi che, dopo aver ritrovato il campo contro la Juventus, è rimasto in panchina contro i rossoneri. In avanti, Djuric dovrebbe rilevare lo spento Simy. I granata che fanno una fatica incredibile a fare gol (in particolare contro le squadre che stazionano nella parte sinistra della classifica) e che incassano più di due gol di media a partita, dovranno trovare il modo di essere più efficaci nella metà campo avversaria (l'ex di turno Ribery avrà voglia di farsi rimpiangere dai tifosi viola) ma soprattutto di fermare l'implacabile Vlahovic, capocannoniere del campionato con 13 gol all'attivo.

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