Radrizzani avrebbe alzato la sua proposta a 58 milioni di euro, Lombardi continua ad operare dietro le quinte, più indietro altre piste "romane"

Salernitana, ecco chi potrebbe rilevare la società

L'attivazione del trust prevede una trattativa finalizzata alla cessione del club e quindi un'offerta d'acquisto vincolante
Michele Masturzo

L'attivazione del trust prevede che alla base via sia effettivamente una trattativa finalizzata alla cessione della società (resta da capire se il passaggio di mano riguarderà l'interezza delle quote o una fetta consistente delle stesse) e quindi un'offerta d'acquisto vincolante. Ma a chi potrebbe essere ceduta allora la Salernitana?

Sul piatto c'è, da giorni, la proposta del patron del Leeds, Radrizzani, che dopo aver lanciato l'assalto al Bari in passato, ci sta riprovando ora col club granata. L'imprenditore lombardo ha comunicato di essere pronto ad alzare ulteriormente l'offerta, arrivando fino a 58 milioni di euro, ma attende i documenti richiesti allo studio di consulenza al quale si sono affidati Lotito e Mezzaroma e che ancora non sarebbero stati inviati. Ovviamente, Radrizzani non intende attendere in eterno e potrebbe sfilarsi, come hanno già fatto i rappresentanti del fondo australiano di cui si era parlato nelle scorse settimane.

Nell'ombra continua anche ad operare Andrea Lombardi: il 37enne di origini salernitane con la sua Ali Lavoro è sponsor della Figc e, di conseguenza, non solo è noto negli ambienti federali ma per la sua solidità è anche profilo gradito a Gravina. Voci di corridoio raccontano di un nuovo incontro ieri tra i suoi emissari e i rappresentanti della proprietà della Salernitana. Filtra un cauto ottimismo ma, com'è giusto che sia in presenza di un'operazione così impegnativa dal punto di vista economico, la sensazione è che ci voglia materialmente del tempo per portare la barca in porto. Per Lombardi, tifosissimo della Salernitana, diventare presidente/proprietario del suo club del cuore rappresenterebbe ovviamente un sogno e pure una bella responsabilità.

Ci sono poi altre piste, che conducono ad altri ambienti romani, ma per il momento siamo semplicemente alle chiacchiere e, a 9 giorni dalla scadenza della deroga concessa al club granata dalla Federazione, non sembra il caso di rischiare.

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