C'è un termine di 6 mesi entro i quali i trustee dovranno vendere. E nessun affare con la Lazio

Salernitana, Gravina: Al primo posto c’è comunque il valore sportivo nel rispetto delle norme

Nessuna valutazione politica, e il Benevento, se vuole, può chiedere verifiche
Francesca Salemme

Al termine del consiglio, in conferenza stampa, le prime dichiarazioni del presidente Gravina: ” Ho posto una condizione prodromica, bisogna prendere degli impegni e mantenerli. Avevamo adottato una norma, una decisione sulla multiproprietà, sono rimaste solo quelle fissate in precedenza".

Questo per rispondere a chi ventilava "valutazioni politiche" "Finché sarò io il presidente non ci saranno valutazioni personali. – ha aggiunto – Il consiglio federale ha ritenuto di accettare il percorso prodotto dalle due società proprietarie della Salernitana e abbiamo assecondato le proposte. Saremo attenti e vigili. Non dovranno esserci influenze. C'è un termine di 6 mesi entro i quali i trustee dovranno vendere altrimenti la Salernitana è fuori dalla A".

Ancora Gravina sulle valutazioni economiche: “La Salernitana può essere ceduta già da domani mattina, non c'è un problema di valutazione di valore. Per maggiori garanzie dei titolari delle quote è stato fissato il principio che il valore viene fissato da un soggetto terzo”.

Per quanto riguarda i rapporti tra Lazio e Salernitana: “Tra i vincoli è previsto il divieto di affari di mercato con la Lazio. Da oggi devono essere due entità separate. Hanno fatto delle autocertificazioni di indipendenza Una violazione comporterà poi nel caso delle denunce alle autorità competenti”.

“Il Benevento ieri – ha proseguito il numero 1 del calcio – ha mandato una diffida per una richiesta di accesso agli atti che non sarà impedita. Al primo posto c'è comunque il valore sportivo nel rispetto delle norme, l'abbiamo sancito a chiare lettere nella decisione di oggi. Il Benevento ha però tutto il diritto di chiedere verifiche e tutelare i propri interessi”.

In conclusione, poi, Gravina ha voluto fare delle precisazioni sul primo trust presentato dalla Salernitana: “Il primo trust presentato non lo avremmo potuto accettare perché aveva una serie di punti che richiedevano degli approfondimenti, c'erano delle sfumature in termini di gestione di alcuni aspetti che richiedevano maggiore rigidità”.

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