La società ha pagato gli emolumenti ai calciatori con dieci giorni d'anticipo rispetto alla scadenza indicata dalla Figc

Salernitana, progetto di bilancio chiuso al 30 giugno 2021 con una perdita di 1,6 milioni

Nei prossimi giorni sarà convocata l'assemblea dei soci, gli incassi al botteghino daranno respiro al cassiere
Michele Masturzo

Una perdita di 1,6 milioni di euro. E' quella che viene registrata dalla Salernitana nel progetto di bilancio chiuso al 30 giugno 2021 e reso disponibile dalla società a fine ottobre. Il segno negativo, si legge sull'edizione odierna de Il Mattino di Salerno, scaturisce dagli spalti vuoti nella stagione 2019/20 a causa del Covid. Il dato viene quindi contestualizzato dal direttore amministrazione finanza e controllo, Luigi Aiudi, che ostenta ottimismo: senza incassi da botteghino c'è stato sì un disavanzo, ma il ritorno allo stadio dei tifosi nel campionato di Serie A consentirà al club dell'ippocampo di ricavare nuove entrate.

Tra l'altro la perdita registrata (-1,6 milioni di euro) è inferiore al minore incasso possibile (2 milioni di euro, fatti registrare nel 2018, senza l'appeal della massima serie). A fine stagione, se tutto andrà come deve, solo dai botteghini la Salernitana dovrebbe ricavare qualcosa come 5/6 milioni di euro (mezzo milione è entrato nelle casse del club solo in occasione del derby col Napoli che ha fatto registrare per il momento il record stagionale di presenze).

L'assemblea dei soci sarà convocata nei prossimi giorni, a cavallo tra la partita con la Samp e quella con il Cagliari.

Intanto ieri sono scaduti i termini per il pagamento degli stipendi dei calciatori di Serie A, relativi al bimestre agosto-settembre (sono inclusi anche le ritenute Irpef, i contributi Enpals ed il Fondo Fine Carriera), ma la Salernitana ha già provveduto, onorando la scadenza dieci giorni fa.

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