Secondo il quotidiano AS la famiglia reale del Qatar è pronta a creare a Salerno un club sul modello PSG

Salernitana, quanto pesa l’operazione Ribery

L'ingaggio della punta francese rilancia le quotazioni dei granata in chiave salvezza
Michele Masturzo

Con l'operazione Ribery la Salernitana fa un salto di qualità. Il club granata, con l'ingaggio di un calciatore che ha vinto la Champions League e che è stato per anni ai massimi livelli calcistici, tra Bayern Monaco e Francia, assume un rilievo internazionale.

Non a caso, quando sembrava tutto fatto, l'affare Viola è stato nuovamente congelato, perché alcuni dei colleghi più vicini all'atleta transalpino, attualmente svincolati (da David Luiz a Jerome Boateng), avrebbero lanciato la loro candidatura per poter giocare al fianco di FR7.

Non solo. L'ingaggio di Ribery da parte della Salernitana è tema caldo sui media di tutto il mondo e sui social, in particolare su Twitter, è argomento di tendenza. La sua passione, già dichiarata per la Costiera Amalfitana, farà inoltre da volano anche per il turismo straniero in zona.

Sarà un caso oppure no ma proprio in queste ore addirittura AS, uno dei più autorevoli quotidiani sportivi spagnoli, ha rilanciato l'ipotesi dell'acquisizione della Salernitana da parte di un fondo estero (Qatar Sport Investments) riconducibile alla famiglia reale del Qatar, ipotizzando la creazione in Italia, ed in particolare a Salerno, di un nuovo club modello PSG. AS ha sottolineato la presenza in Tribuna Vip, all'Arechi, in occasione del match con la Roma della principessa Hessa Al Thani, cugina del proprietario del club parigino Nasser Al Khelaifi. Mentre in tanti, ieri, hanno notato che a Napoli, presso la storica pizzeria Da Michele c'era Sheikh Mohammed Al-Thani, altro membro della famiglia reale e ministro degli Esteri, associandolo alle cose di casa granata.

Un dato è certo, grazie all'operazione Ribery i riflettori si sono puntati su Salerno e sulla Salernitana e ora cresce la fiducia, non solo riguardo alla permanenza in A dei granata ma anche per la possibile cessione della società nei termini previsti per scongiurare il rischio dell'esclusione anticipata dalla massima serie.

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