Appello dei sindaci a non comprare spinaci freschi

Allarme mandragora anche nell’Agro

Il lotto sarebbe stato acquistato anche da una ditta di San Valentino Torio, ma al momento nell’Agro non risultano persone intossicate, come accaduto a Pozzuoli.
Francesca De Simone

L'allarme è partito dal napoletano, ma poi ormai si è esteso in tutta la Campania, con particolare attenzione sull'Agro – nocerino – sarnese: le foglie di mandragora vendute per spinaci e bietole, che hanno determinato l'intossicazione di decine di persone, sono state commercializzate anche a Nord della provincia di Salerno. E' stato accertato che il lotto in questione è stato distribuito anche a San Valentino Torio. Secondo le prime ricostruzioni dei carabinieri, in sinergia con il Nas, il Nucleo Antisofisticazioni ed il personale specializzato dell'Asl, sarebbe arrivato attraverso un'azienda che avrebbe acquistato il prodotto all'ingrosso da un coltivatore di Avezzano, mentre un secondo stock avrebbe avuto come provenienza il mercato di Aversa. La verdura in questione sarebbe sfuggita ai controlli di qualità più dettagliati perché venduta non confezionata, ma sfusa. Per il momento, nel salernitano non ci sono segnalazioni di persone intossicate, ma si sono moltiplicati gli appelli da parte dei sindaci, in particolare dell'Agro, a non consumare verdure fresche, soprattutto spinaci. Si sta, intanto, percorrendo l'intera filiera per rintracciare i lotti che sono verosimilmente a rischio mandragora. Sono state attivate anche le procedure per il ritiro del prodotto, anche se sta diventando complicato riuscire ad intercettarlo. La mandragora è molto simile a spinaci e biete, ma i suoi effetti sono tutt'altro che salutari. Nel napoletano, a Pozzuoli, gli effetti sono stati tutti negativi: dieci le persone intossicate ed una è addirittura in prognosi riservata. I malcapitati appartengono a tre famiglie e sono ricoverate in ospedale. Allucinazioni, ma anche problemi gastrointestinali sono i sintomi rilevati.

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