Ance e progetti di finanza

Redazione

I progetti di finanza sono nati come strumento a disposizione delle amministrazioni locali in difficoltà che volessero farsi affiancare dai privati nella realizzazione di investimenti. Per la parte pubblica la convenienza sta nell’impiego di capitali privati per lavori di interesse collettivo, mentre la parte privata è attratta dalla possibilità di realizzare volumi quali box, piccoli edifici o strutture da gestire o ricollocare sul mercato. Da un po’ anche i progetti di finanza sono in crisi. Il seminario organizzato ieri al Comune di Salerno per interrogarsi sulle prospettive dello strumento, ha offerto spunti normativi interessanti per gli addetti ai lavori, ma ha posto interrogativi inquietanti per il futuro. Dopo l’intervento dell’avvocato Rino Sica, che ha ripercorso leggi e regolamenti sul progetto di finanza, è stato il sindaco Vincenzo De Luca ad aprire il dibattito sulla lentezza della burocrazia che non agevola questo tipo di investimenti, costringendo imprenditori ed amministrazioni ad estenuanti attese che, spesso, si riducono nel nulla di fatto. Con il risultato che le opere non si fanno e che lo sviluppo s’allontana in settori strategici per il rilancio del Mezzogiorno. La necessità di snellire le procedure è condivisa dai costruttori salernitani. Il presidente dell’Ance di Salerno, Antonio Lombardi, ha ribadito in più occasioni la disponibilità delle imprese ad affiancare i Comuni nello sviluppo del territorio, purché ci siano tempi certi per l’esame di documentazioni e progetti ed i cantieri si aprano e si chiudano secondo modalità che mettano il nostro Paese al passo con l’Europa.

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