Anna aveva gli occhi belli. Lo dice il titolo, lo dice chi l’ha amata. E ora ha anche una voce, fragile e potente, che è risuonata tra le pareti dell’Istituto “Galilei – Di Palo” di Salerno, dove studenti e docenti hanno ascoltato – in silenzio, col cuore in gola – le pagine di “Avevo gli occhi belli”, il libro di Valentina Iannaco promosso dalle associazioni Salernitani DOC e Anna Borsa . Un libro che racconta l’ultima, insopportabile verità: quella di una giovane donna uccisa da chi diceva di amarla. Ma la memoria, da sola, non basta più. La memoria, oggi, si accompagna alla rabbia. A toccare le coscienze, la testimonianza viva e dolorosa di Vincenzo Borsa, fratello di Anna – uccisa nel 2022 a Pontecagnano – che ha commentato con amarezza la sentenza per l’omicidio di Giulia Cecchettin «Non riconoscere la crudeltà è uno schiaffo. Se quella non è efferatezza, allora cos’è?».
All’Istituto Galilei – Di Palo un incontro sul femminicidio
Anna Borsa, la voce che resta
Il fratello di Anna: «Nessuna crudeltà? Allora cos’è l’efferatezza?».
65
articolo precedente