Arrestato il rapinatore che terrorizzava la città. Tradito da una bandana

Redazione

In 48 ore aveva commesso cinque rapine mentre una sesta non era andata a buon fine. Con questa accusa i carabinieri della compagnia di Salerno hanno arrestato un pregiudicato ventenne, Michele Lombardi. Il giovane venerdì mattina aveva rapinato un’edicola in via Luigi Guercio con un bottino di soli 5 euro e una tabaccheria sempre nella stessa zona (bottino 20 euro). Sabato, invece, aveva cambiato obiettivo, dedicandosi agli alberghi cittadini: in mattinata al Grand Hotel, dove si era fatto consegnare dal concierge 500€, nel pomeriggio aveva bissato, sempre nello stesso albergo, prendendo un paio di centinaia di euro, quindi nella notte tra sabato e domenica era andato alla Baia, a Vietri sul Mare, dove però la reazione del portiere e di alcuni clienti lo aveva costretto a fuggire, e poi all’Hotel Mediterranea dove era riuscito a rubare 250 euro . Del rapinatore, che agiva a volto scoperto, i carabinieri avevano tracciato un preciso identikit grazie al quale è stato bloccato all’interno di un bar sul lungomare Marconi, con addosso ancora il denaro sottratto nell’ultima rapina commessa. Nei pressi del bar i militari hanno individuato anche la sua autovettura, una Ford Ka, all’interno della quale sono state ritrovate una pistola giocattolo, una bandana (nera con i teschi bianchi, indossata in tutti i raid criminali), e due maschere di carnevale. Durante la successiva perquisizione domiciliare sono stati trovati un paio di occhiali da sole, due giubbini di pelle, due paia di scarpe da ginnastica e un paio di guanti di pelle, che il giovane utilizzava, insieme al materiale ritrovato nell’autovettura, per commettere le rapine. Dopo averlo condotto in caserma, i Carabinieri hanno proseguito le indagini che hanno consentito il riconoscimento del giovane sia mediante la visione dei filmati dei sistemi di videosorveglianza della tabaccheria e degli alberghi rapinati, sia attraverso l’individuazione fotografica da parte delle vittime delle rapine, che hanno riconosciuto anche la pistola, gli oggetti e gli abiti che il ragazzo aveva indossato.

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