L’agenzia del farmaco britannica ha già approvato l’utilizzo del primo farmaco anti – Covid

Arriva il nuovo farmaco anti-Covid

In Italia si attendono l’ok di Ema e Aifa per la pillola della Merck
Francesca De Simone

Dopo il via libera dell'Agenzia regolatoria del farmaco britannica al Molnupiravir, la prima pillola indicata per il trattamento del Covid-19 in soggetti non ospedalizzati con fattori di rischio, anche l'Italia si attiva per rendere disponibile il farmaco in attesa dell'approvazione centralizzata da parte dell'Agenzia europea dei medicinali (Ema). Ma la corsa ai nuovi farmaci orali contro l'infezione da virus SarsCoV2 vede la discesa in campo anche del colosso Pfizer, che ha presentato i dati di una sua nuova pillola antivirale dimostratasi efficace all'89% nel prevenire ricoveri o morte. Il Molnupiravir, per il quale l'azienda Merck ha presentato una richiesta di autorizzazione all'uso di emergenza alla Food and Drug Administration (Fda) statunitense, mentre Ema ha avviato il processo per la revisione continua dei dati, è il primo farmaco antivirale orale contro il Covid-19 e rappresenta una svolta per facilitare le cure a casa dei pazienti più a rischio. In Gran Bretagna, la pillola potrà essere prescritta a chiunque sia testato positivo e abbia almeno un fattore di rischio grave.

La somministrazione è consigliata il più rapidamente possibile dopo un test positivo, e comunque entro 5 giorni. Anche l'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha deciso di affrettare i tempi per rendere disponibile il trattamento nel nostro Paese acquisendo una quantità adeguata. Lo ha annunciato il presidente del Comitato tecnico scientifico Cts, Franco Locatelli. I tempi per l'ok di Ema al farmaco, infatti, “non sono prevedibili – aveva sottolineato nei giorni scorsi la stessa Agenzia – ma siamo pronti a dare assistenza agli Stati che vogliano dare il via libera all'uso di emergenza prima dell'autorizzazione Ue". Intanto, anche Pfizer è scesa in campo sul fronte delle pillole antivirali.

Dai test effettuati è stato riscontrato che il farmaco Paxlovid riduce il rischio di ospedalizzazione o morte dell'89% rispetto al placebo negli adulti ad alto rischio non ospedalizzati con Covid-19. Pfizer prevede di inviare il prima possibile i dati alla Fda per l'autorizzazione all'uso di emergenza. Paxlovid andrebbe somministrato entro 3 giorni dall'insorgenza dei sintomi ed ha inoltre dimostrato, afferma l'azienda, una potente attività antivirale in vitro contro le varianti circolanti, così come contro altri coronavirus noti. Se la vaccinazione resta l'arma principale per la lotta alla pandemia, come ha ribadito il ministro della Salute Roberto Speranza, i nuovi farmaci rappresentano dunque allo stesso tempo strumenti terapeutici cruciali per tenere sotto controllo il virus ed evitare ospedalizzazioni.

Leggi anche

Adblock Detected

Please support us by disabling your AdBlocker extension from your browsers for our website.