Turismo balneare, gli operatori del settore si preparano, a girare lo spot ci pensa l’Arpac, con i dati prodotti dalle ultime rilevazioni che offrono un quadro tutto sommato confortante: il 98% della costa campana è balneabile, solo il restante 2% dei circa 100 chilometri che costeggiano il mare resta al palo, anzi al classico paletto che reca la scritta “divieto di balneazione”, perché la qualità dell’acqua marina risulta scarsa. In totale sono undici le spiagge campane allo stato attuale vietate. Stagione estiva e dunque turistica in salita per la zona della ex cartiera di Castellammare di Stabia e il lido Spineta di Battipaglia a causa dell’inquinamento dovuto alla vicinanza di impianti di depurazione di fanghi attivi. In particolare, per la Spineta di Battipaglia c’è il “no” alla balneazione per i soliti problemi di inquinamento che si ripropongono ormai ciclicamente per via della vicinanza con l’impianto di depurazione di reflui urbani del tipo biologico a fanghi attivi ubicato in Località Tavernola, che sversa nel fiume Tusciano. Al momento, bocciata, anzi rimandata visto che c’è la possibilità di recuperare in occasione del secondo prelievo che verrà effettuato entro maggio. Netto miglioramento, invece, per dodici tratti di mare che diventano balneabili: come il litorale “Magazzeno” di Pontecagnano Faiano, con l’acqua che da scarsa raggiunge la classe di qualità “buona” e viene riammessa alla balneazione.
Secondo i dati Arpac, il 98% della costa campana risulta balneabile. Scatta il divieto per undici spiagge, tra cui la Spineta di battipaglia
Balneabilità: mare nostrum in buona salute
Sul litorale “Magazzeno” di Pontecagnano, l'acqua da scarsa raggiunge la classe di qualità “buona” e viene riammessa alla balneazione
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