Implica la limitazione di assunzioni di medici e infermieri

Campania, resta il Piano di rientro

Solo due su venti i parametri non raggiunti
Anna Sarno

La sanità campana in piano di rientro significa limitare le assunzioni  di medici e infermieri che mancano, significa impedire alla Regione investimenti per prestazioni sanitarie in aggiunta a quelle essenziali. Significa 200 milioni all’anno in meno rispetto alle altre regioni per gli iniqui criteri di riparto del Fondo sanitario nazionale. Solo due su venti i parametri non raggiunti: Il primo riguarda il numero di posti letto delle Rsa, le residenze per anziani, insufficiente rispetto alla soglia.  L’offerta di strutture per anziani non autosufficienti con più di 75 anni , nel 2023 ha raggiunto il 5.1 per mille abitanti. Il parametro prevede il 24.6 ma l’attuale capacità di posti letto soddisfa in pieno il fabbisogno regionale dal momento che le Rsa in Campania sono occupate in misura ampiamente inferiore rispetto ai posti in dotazione. In Campania, per cultura, vengono affidati  a badanti e cure familiari. L’altro criterio riguarda gli screening oncologici, un dato che vede la Campania accomunata ad altre regioni italiane alle quali però il Ministero non avrebbe riservato uguale trattamento.

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