Il Garante campano delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale Samuele Ciambriello in visita presso l’Istituto a custodia attenuata (I.C.A.T.T.) di Eboli. Ad accogliere questa mattina il Garante campano delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, Samuele Ciambriello c’erano la Direttrice Concetta Felaco, la responsabile dell’area funzionario giuridico pedagogica Monica Faiella ed il Comandante della polizia penitenziaria Cristian Gasparro. Nonché il Consigliere regionale Andrea Volpe.
L’Istituto a custodia attenuata ospita 45 detenuti su una capienza regolamentare di 54 posti. Ci sono 9 persone che lavorano all’esterno del carcere e 2 persone che svolgono lavori di pubblica utilità ex art. 20 ter o.p.
Diversi sono i progetti messi in campo dalla Direzione del carcere, dalla manutenzione dell’area verde a quella degli impianti. Oggi a quelli esistenti se n’è aggiunto un altro: un progetto di orientamento al lavoro realizzato da Intesa Sanpaolo per il sociale, che prevede un corso di formazione a partire dal mese di giugno. “Ogni detenuto deve assumersi la responsabilità del proprio reato, per poi mettersi a lavoro, per avere un riscatto sociale e personale. – ha detto Ciambriello nel suo saluto – Anche un’attività di volontariato può aiutare, così come seguire un corso di formazione all’orientamento al lavoro. Qui nel carcere di Eboli si vive l’inserimento e l’inclusione sociale. Dobbiamo fare comunità per far in modo che i diversamente liberi possano occupare il proprio tempo in maniera concreta”.