Mentre gli inquirenti cercano di ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente stradale nella quale ha perso la vita il cicloamatore Domenico Campanile, 49enne di Casagiove, avvenuto sabato mattina in via Fra Generoso, la Procura di Salerno ha indagato per omicidio stradale l’autista del camioncino della ditta di Sarno che trasportava le ecoballe che, cadendo dal camion, hanno investito il gruppetto di ciclisti casertani sull’altra corsia, colpendo in pieno Campanile e travolgendo un altro dei biker (un 43enne di santa Maria Capua Vetere, che ha riportato fratture multiple e che è ricoverato all’ospedale Ruggi).
Oggi in particolare verranno verificati e valutati i sistemi di carico, fissaggio ed ancoraggio delle balle di rifiuti adottate dal trasportatore, per comprendere se le responsabilità siano in capo al solo conducente, o anche a chi ha gestito le operazioni di carico (la polizia municipale ha controllato e fermato altri due camion diretti al porto). Il sostituto titolare dell’inchiesta, Katia Cardillo, poi, dovrebbe o meglio potrebbe, conferire l’incarico ad un medico legale per l’autopsia.
Intanto Paolo Longo, leader della sezione locale della Fiab (Federazione Italiana Amici della Bicicletta), nell’esprimere dolore e amarezza per il sinistro di sabato, attraverso una nota, ricorda che a Salerno esiste un problema sicurezza per i ciclisti a cui si aggiunge la mancanza di piste ciclabili: Salerno con Napoli e Avellino è fanalino di coda in Italia. “Da anni – scrive Longo – abbiamo inviato all’amministrazione comunale proposte tecniche per risolvere la questione dell’entrata in città da nord, quindi da Vietri/Cava/costiera amalfitana, che obbliga i ciclisti ad andare sul pericolosissimo viadotto Gatto. L’alternativa sarebbe consentire loro il transito nel breve tratto stradale di via Croce fino a via Sabatini. Ma nessuno si pronuncia in merito”.