Cinque morti in cinque giorni: stop alla mattanza su strada

Ivano Montano

E’ un pandemonio. Che ricorda – anche per assonanza – la pandemia. Quella curva del contagio da osservare, nella speranza, spesso vana, che non si impennasse. Si è impennata nuovamente la curva degli incidenti mortali, come accaduto non molto tempo fa quando eravamo costretti a raccontare e commentare uno o addirittura due incidenti mortali al giorno. In un ristrettissimo lasso di tempo, tra sabato e ieri, cinque vite decapitate dalla maledetta mannaia. Questa è una mattanza, ed è inaccettabile. Lo abbiamo detto, lo ripetiamo: la partita impossibile contro il destino, che ha anche diversi, insidiosi alleati quali la distrazione, il brivido della velocità, l’abuso di alcool prima di mettersi alla guida e strade totalmente prive di illuminazione oltre che di dispositivi utili a prevenire tragedie, la si può vincere solo investendo seriamente sulla sicurezza. A discapito di altri capitoli di spesa, è necessario farlo. Perché la straordinaria ondata di morti su strada, può essere arginata solo con misure straordinarie. L’ordinario, non serve.

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