Da oggi visite radicali in carcere>/b>

Redazione

Deputati, senatori, europarlamentari e consiglieri regionali di tutti gli schieramenti politici, garanti per i diritti delle persone private della libertà, ma anche magistrati di sorveglianza, presidenti di tribunali e procuratori generali, nel week-end di Ferragosto si uniscono alla comunità penitenziaria per una ricognizione approfondita della situazione delle carceri. Il 2010 è l’anno più duro: mai in passato i detenuti sono stati così tanti (quasi 70mila) e il personale di ogni livello così ridotto nel suo organico. Secondo i radicali ciò comporta che il carcere sia sempre di più il luogo della pena che poco o niente ha a che vedere con quanto sancito dall’art. 27 della Costituzione Italiana secondo il quale le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato. Dall’inizio dell’anno sono 41 i detenuti suicidi nelle carceri, mentre il totale dei detenuti morti nel 2010, tra suicidi, malattie e cause da accertare arriva a 106. Un trend negativo che a fine anno rischia di produrre un numero di decessi in carcere mai visto, né immaginabile fino a pochi anni fa. Ma non sono soltanto i detenuti a morire di carcere: da inizio anno già 4 agenti di Polizia penitenziaria si sono tolti la vita. Il tour delle carcere prevede una tappa domani anche nel penitenziario di Fuorni a Salerno.

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