De Luca illustra il nuovo Arechi dei sogni

Francesca Salemme

La Salernitana potrebbe avere lo stadio più moderno d’Italia entro dicembre del 2025. Lo dice il presidente De Luca nel chiudere il suo intervento di presentazione del rendering del progetto per il restyling dell’Arechi. Un intervento non da 35 milioni di euro, come era stato preannunciato, bensì da 95.
Insomma, secondo progettisti e finanziatore, si mira a fare un impianto simile allo Juventus Stadium a Salerno. Lo studio di fattibilitàsarà consegnato a ottobre, il progetto definitivo a gennaio. La gara per scegliere chi effettuerà i lavori si potrebbe fare a marzo e dunque a giugno partire con il cantiere, . Poi ci sarà triplo turno per l’impresa che avrà l’ok, che dovrà lavorare anche nelle ore notturne come a Genova per il ponte Morandi.
Nel nuovo impianto (o meglio, nell’impianto rinnovato), la copertura sarà fondamentale, su quella sarà montato un impianto fotovoltaico, che fornirà energia allo stadio quando in uso, altrimenti la darà alla citta. Per quanto riguarda la cavea, poi i progettisti si stanno orientando verso un’unica gradinata – non un anello superiore o inferiore – con tribune più vicine al campo ed una visibilità ottimale da ogni altezza. Gli angoli dell’impianto verranno chiusi, e lì in queste nuove tribune angolari, verranno recuperati i posti che si perdono nel montare i sedili in tutta l’arena. Ci saranno 18 skybox a disposizione della stampa e non solo, verranno moltiplicate le zone destinate all’accoglienza degli ospiti. Nei locali sottostanti la curva Sud verrà allestito il Museo della salernitana.
secondo il presidente “Il lavoro può durare un anno e mezzo o 10 anni a seconda che si chiuda l’impianto per ristrutturarlo, emigrando altrove (il presidente del Benevento VIgorito ha già garantito massima disponibilità così come De Laurentiis per il Bari, ma l’ipotesi più suggestiva è investire altri 15 milioni di euro per rifare il Vestuti, e far giocare lì la Salernitana garantendo una capienza minima di 15mila spettatori) oppure agendo per settori mentre lo si mantiene aperto.
Prima di prendere la decisione definitiva ci sarà un confronto con la società, con gli ultras e con la tifoseria organizzata. De Luca spinge per l’ipotesi Vestuti-bis.
“A dicembre del 2021 eravamo in una brutta situazione, non c’era sintonia con Lotito e c’era il rischio di cedere la società a un euro. – ricorda De luca – Avevamo offerte presentate alla FIGC, ho parlato personalmente con Gravina ma erano interlocutori poco seri. Iervolino ha ereditato una situazione difficilissima e ha fatto un miracolo. E’ stato merito dell’allenatore, del presidente, della dirigenza e di una grande tifoseria che ha inciso nei momenti di maggiore difficoltà. Questo elemento di unità è essenziale per avere successo anche nel futuro. Sulla scia di questo miracolo non ci dobbiamo porre limiti: loro gestiranno la parte sportiva, a noi tocca fare uno stadio”

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