La Campania verso il lockdown: ad annunciarlo, nel corso della consueta diretta facebook del venerdì, è stato il presidente della Regione Vincenzo De Luca che ha parlato di una "chiusura totale", fatta eccezione per le attività essenziali.
Una decisione che il governatore ha accompagnato con la richiesta al governo di fare altrettanto per tutto il territorio nazionale: "Chiudiamo tutto tranne industria, edilizia, agroalimentare. Bisogna bloccare mobilità tra regioni e anche tra i comuni. Serve quanto fatto a marzo".
"Per l'Italia deciderà il governo, per la Campania faremo quello che riteniamo giusto per noi", ha dichiarato.
"Dobbiamo chiudere per un mese, 40 giorni e poi si vedrà ma senza soluzioni drastiche non possiamo reggere. L'unico obiettivo deve essere salvare la vita delle famiglie, tutto il resto ora non conta nulla". "Oggi, non domani, siamo chiamati a decisioni forti, definitive ed efficaci. Bisogna fare fronte a situazione diventata pesante. Ogni giorno che passa rischia di aggravarsi l'epidemia. Per questo non bisogna perdere più neanche un'ora: persino l'ordinanza che entra in vigore oggi è già superata dai dati. Oggi bisogna decidere, non domani, non tra una settimana".
“Io non voglio trovarmi in Campania i camion militari che portano bare di persone decedute. Solo la correttezza e la nostra responsabilità possono garantirci contro questo esito. Oggi 2280 positivi su 15800 tamponi. Abbiamo il 14,5% dei contagi rispetto al 12,8% di ieri. Il dato degli asintomatici resta alto ma non ci deve confortare: se cresce numero in assoluto crescono anche i malati gravi. Oggi ospedali reggono ma se continuiamo con questi numeri nessun sistema al mondo ce la farebbe. Ricordate la polemica? Avete fatto gli ospedali modulari ma sono rimasti vuoti. Bene, il virus vi ha accontentato. Lavoriamo per spegnere focolai o crescita esponenziale dei contagi. Poi se tra un mese la situazione torna sotto controllo iniziamo a riaprire”.
E sulla scuola (De Luca è stato il primo presidente di Regione a chiudere tutti gli istituti scolastici con un braccio di ferro con il ministro della Scuola Azzolina): "E' stupido, da irresponsabili dire che le scuole vanno chiuse per ultimo", ha continuato. "Di fronte ad un aumento di contagi come quello che abbiamo registrato tra docenti e alunni, l'unica risposta che la ragione può dare è quella di evitare che il contagio si diffonda. La priorità non sono gli ideologismi ma bloccare i contagi. Le decisioni non si prendono in astratto ma sulla base dei numeri".