Delitto di via Tavernelle: è giallo sul movente

Francesca De Simone

Sei coltellate, di cui quattro alla schiena, una all’addome e una al collo: è così che è stata uccisa nonna Gilda nella sua abitazione di via Tavernelle, all’ombra dei Templi di Paestum, dalla nipote sedicenne, vicina a compiere 17 anni. E’ ancora giallo, però, sul movente. Non sono chiari agli inquirenti i motivi che hanno scatenato la furia della giovane. Secondo le ricostruzioni fatte fin qui dai Carabinieri della Compagnia di Agropoli, guidati dal capitano Fabiola Garello, lunedì sera tra le 19 e le 19.30 la 76enne Ermenegilda Candreva avrebbe ricevuto la visita della nipote. Tra di loro nasce una lite, “per futili motivi”, come scrivono gli inquirenti nel provvedimento di arresto della ragazza, iscritta al liceo di Agropoli, e ora indagata per omicidio volontario aggravato dal vincolo di parentela. Da quanto si apprende, dal momento in cui è stata arrestata, non avrebbe parlato. Gli investigatori, dunque, sono al lavoro per capire cosa possa aver provocato una tragedia definita da tutti inimmaginabile. Le indagini sono coordinate dalla Procura per i minorenni di Salerno. Domani, davanti al gip, ci sarà l’interrogatorio di garanzia della ragazza che già ieri era stata trasferita nel carcere di Nisida. L’arma utilizzata per il delitto è un coltello a serramanico che è stato rinvenuto accanto al cadavere e sequestrato dai carabinieri. Gli investigatori hanno proceduto anche con il sequestro del cellulare della sedicenne, dal quale si spera possono venire fuori elementi utili alle indagini, ed hanno acquisito le immagini delle telecamere di sicurezza di un B&B che è proprio di fianco alla casa teatro del folle gesto.

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