E’ stata aperta un’indagine da parte della magistratura sulla morte del detenuto avvenuta ieri nell’ospedale di Salerno

Detenuto aggredisce agente e poi muore d’infarto in ospedale: aperta un’inchiesta

L'uomo sarebbe morto di infarto dopo l'aggressione ai danni di un agente della Polizia Penitenziaria all’interno del carcere di Fuorni
Francesca De Simone

Aggredisce un agente della Polizia Penitenziaria con un coltellino rudimentale e poi muore, probabilmente di infarto, all'Ospedale di Salerno, dove era stato trasportato dopo l'episodio verificatosi in carcere: protagonista della vicenda un detenuto di 36 anni in isolamento e affetto da problemi psichiatrici. L'accaduto è stato reso noto dall'Unione dei Sindacati di Polizia Penitenziaria (Uspp). Secondo il segretario nazionale Giuseppe Del Sorbo, l'uomo sarebbe stato colto da un infarto e, a nulla, purtroppo, è servito l'intervento dei sanitari. Anche l'agente aggredito è finito al pronto soccorso, dove i medici gli hanno diagnosticato un trauma cranico.

"Ci sono troppi detenuti psichiatrici all'interno delle carceri, – sostengono Del Sorbo e Giuseppe Moretti, presidente dell'Uspp – lo abbiamo già denunciato al ministro, nell'ultima manifestazione di protesta a Roma". "Quest'ultimo episodio di Salerno dimostra – aggiungono i due sindacalisti – che la chiusura degli Opg ha destabilizzato il circuito penitenziario ordinario. Pochi sono gli strumenti di sostegno per i soggetti che andrebbero presi in carico dalla sanità regionale". "Invece – sottolineano – rimangono in carcere gravando sull'operato della polizia penitenziaria che a Salerno è mancante di 40 unità". Del Sorbo e Moretti chiedono, infine, ai vertici dell'amministrazione penitenziaria, "l'invio di un vice direttore e di un comandante di reparto in pianta stabile". Sulla morte del detenuto, ad ogni modo, è stata aperta un'indagine da parte della magistratura.

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