Undici trapianti in poco più di due giorni, con quattro realizzati in strutture fuori regione. “Un risultato straordinario” per l’Aido “un grande gesto di solidarietà da parte delle famiglie di quattro pazienti deceduti al Cardarelli, all’Umberto I di Nocera e al San Luca di Vallo della Lucania” ma che purtroppo si scontra con un dato meno incoraggiante. Nel primo trimestre del 2025 si è registrata una leggera flessione delle adesioni favorevoli alla donazione, con un ritorno al 40% dei No”. “È un segnale che non possiamo ignorare” commenta Enzo De Sio, presidente dell’AIDO Salerno. “La donazione è una scelta di civiltà, un gesto che moltiplica la vita. E noi dobbiamo continuare a spiegare questo valore, soprattutto ai giovani”. Da oltre 50 anni AIDO lavora in tutta Italia per diffondere la cultura della donazione. “Stiamo moltiplicando le iniziative sul territorio” continua De Sio. L’AIDO Salerno guarda con speranza ai risultati concreti ottenuti negli ultimi giorni, pur senza nascondere l’amarezza per la flessione del consenso. Ma è proprio nei momenti in cui i numeri sembrano arretrare che si rinnova la forza dell’impegno. “Lo diciamo da sempre,” conclude De Sio, “non c’è trapianto senza donazione. E senza l’instancabile lavoro delle ‘splendide persone’ che operano nei reparti – medici, infermieri, operatori sanitari – ogni nostro sforzo sarebbe vano. Sono loro il cuore pulsante della catena che riporta la vita”.
I dati del CRT Campania
Donazioni di organi, tanti trapianti ma calano adesioni
Aido "La donazione è una scelta di civiltà, un gesto che moltiplica la vita"
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