Droga nel carcere, si costituisce una delle indagate

Simona Cataldo

Era riuscita a sottrarsi all’arresto, e ieri, a distanza di tre giorni, Marcella Spiniello, una delle donne, finite nel blitz eseguito all’alba dalla Squadra Mobile e dal Nucleo della Polizia Penitenziaria si è costituita. Spiniello è la madre di uno dei detenuti del gruppo degli ebolitani che dal carcere gestiva lo spaccio di droga tra le sbarre. Sale, quindi, a 54 il numero degli arrestati, accusati, a vario titolo, di far parte di un’associazione a delinquere che introduceva e vendeva droga e telefoni attraverso varie modalità. Fondamentale il ruolo delle donne alle quali spettava «la gestione contabile del traffico di sostanze stupefacenti e dei cellulari». Mogli, compagne e madri sono state assolute protagoniste delle movimentazioni finanziarie, effettuate per conto dei congiunti e su loro indicazione, su numerose PostePay, provvedendo a prelevare i proventi delle cessioni illecite, alla spartizione dei profitti, all’effettuazione di transazioni per regolamentate i rapporti di debito/credito e a testimoniare le avvenute operazioni attraverso l’invio delle ricevute su whatsapp. Intanto ieri, nella casa circondariale di Salerno, gli agenti della polizia penitenziaria hanno scoperto e sequestrato altri due micro cellulari oltre a un caricabatterie.

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