La morte di Alessandro, 21enne di Scafati, è solo l’ultima di una lunga lista. Nel libro nero delle cosiddette “morti bianche” nomi e cognomi che sono storie, drammi di famiglie costrette a convivere con un dolore che non si attenua col tempo, che sono numeri spaventosi. Da analizzare una volta per tutte per affrontare seriamente il problema della sicurezza sui luoghi di lavoro. Ebbene, come riportato stamani dai colleghi de La Città, proprio il settore dell’edilizia subisce l’onta della maglia nera in Campania per quanto riguarda le violazioni accertate dalle ispezioni dell’Ispettorato nazionale del lavoro. Alessandro è morto a 21 anni sognando un regolare contratto di lavoro, così come lo sognano tanti altri visto che su 1.936 verifiche nei cantieri fatte nel 2022, ben 1.442 hanno riscontrato irregolarità, con una percentuale del 74,48%. Altri settori che presentano alte percentuali in termini di violazioni, dopo l’edilizia, sono l’industria con il 68,70%, frutto di 524 ispezioni e 360 irregolarità. A seguire, il terziario col 67,10% e l’agricoltura col 61,75%.
Nel 2022 riscontrate ben 1442 posizioni irregolari su 1936 verifiche effettuate
Edilizia, “maglia nera” per irregolarità sul lavoro
Percentuali alte anche in industria, terziario e agricoltura
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