Nel salernitano ancora troppi roghi

Emergenza incendi, Coldiretti «Siamo pronti ad aiutare i Comuni»

Il direttore Enzo Tropiano «Gli agricoltori possono essere le sentinelle dei territori»
Simona Cataldo

La provincia di Salerno è la settima in Italia, dopo le province di Roma, Lecce, Agrigento, Catania, Caltanissetta e Napoli, per il numero di incendi. Fiamme che bruciano macchia mediterranea: deturpano l'ambiente, compromettono l'economia, mettono a rischio posti di lavoro, rallentano il turismo. Gli incendi, inoltre, sono una grave minaccia per la stabilità idrogeologica del territorio.

La richiesta della Coldiretti

Una situazione che non può essere più sottovalutata e che impone «una maggiore attenzione per la cura del territorio, fondamentale per la prevenzione». La richiesta arriva dalla Coldiretti. «L'incuria umana e l'abbandono dei terreni, la siccità e le alte temperature costituiscono un mix pericoloso per lo sviluppo degli incendi» afferma Enzo Tropiano, direttore della Coldiretti di Salerno. «Le imprese agricole, con attività di manutenzione e gestione, possono diventare le sentinelle del territorio per prevenire lo scoppio di incendi e segnalare con tempestività l'accensione di nuovi focolai» continua Tropiano.

Il direttore della Coldiretti Salerno ricorda che «la legge di orientamento in agricoltura ­ consente ai Comuni di stipulare convenzioni con gli imprenditori agricoli per attività di manutenzione del territorio, la salvaguardia del paesaggio forestale, la cura e il mantenimento dell'assetto idrogeologico. Affidare alle imprese agricole una parte della manutenzione e del verde pubblico significa maggiore salvaguardia del territorio, procedimenti amministrativi più rapidi e un risparmio per gli enti».

Per Coldiretti, insomma, è necessario investire in prevenzione, sorveglianza e soprattutto in educazione ambientale: un ruolo di primo piano può essere svolto dalle aziende agricole.

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