I campanelli d’allarme erano suonati in più di un’occasione, e non solo in pizza mons. Bolognini: l’escalation di violenza delle ultime ore è solo la classica “goccia” di una situazione che si trascina da troppo tempo. I cittadini sono esasperati. Ci sono delle aree a Salerno, dal centro alla periferia, dove si registrano sempre più criticità con episodi di microcriminalità ormai all’ordine del giorno. Ci sono aree, anche nel cuore della city, diventate terra di nessuno. A Piazza mons. Bolognini l’esplosione di violenza delle ultime ore è solo la punta dell’iceberg di una situazione che cittadini e commercianti denunciavano da anni. Una condizione di degrado costante, cresciuta a dismisura fino agli ultimi fatti di cronaca. Ci sono tanti altri coni d’ombra in città, in cui continuano a verificarsi episodi di microcriminalità che stanno esasperando i cittadini. Si pensi a quanto accaduto al rione Carmine nelle ultime settimane, ma anche a ciò che accade pure in altre zone del centro, con gli scippi sempre più frequenti, senza dimenticare le varie situazioni di criticità sul Lungomare Trieste che, specie nelle ore serali, è diventato praticamente inavvicinabile in alcuni punti. Ci sono poi le aree in cui verificano con imbarazzante frequenza episodi di criminalità giovanile, che hanno costretto già da tempo le forze dell’ordine ad effettuare controlli ad hoc in diverse zone, dal centro alla zona orientale, passando per Torrione, con piazza Gian Camillo Gloriosi finita spesso nel mirino. Occorrerebbe, però, ora alzare ulteriormente il livello di attenzione ed applicare un giro di vite, perché l’escalation di violenza dell’ultimo periodo non può essere sottovalutata.
48 ore di follia in piazza mons. Bolognini. Ieri sera sopralluogo del prefetto Esposito
Escalation di violenza a Salerno
Campanelli d'allarme suonano da tempo anche in altre zone della città
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